venerdì 1 gennaio 2010

Tempo di bilanci

E’ tempo di guardarsi indietro, oggi come ieri.

Oggi è solo nero su bianco, per non dimenticare questi giorni passati.
Non 365 giorni, ma una vita intera alle spalle.

Guardo indietro e vedo tanta sofferenza, tanta solitudine, tante lacrime e tanti silenzi.
E’ così che ho affrontato la mia vita.
In silenzio, per non dare dispiaceri.
In silenzio per non cercare aiuto, per non disturbare.
A volte avrei voluto urlare ed invece ho soffocato le lacrime sul cuscino.

Ho cercato aiuto nel modo sbagliato e nelle persone sbagliate.
Ho sbagliato.
Tanto.

Ancora oggi ne sento il peso sulle spalle, e spesso ancora quel dolore me lo leggo dentro gli occhi.

Puoi provare a dimenticare, a cancellare, a riscriverci sopra, ma quello spazietto rimane sempre nero.
Puoi solo far finta che non esista, un po’ funziona ma poi torna a galla.
Ecco, oggi son serena per tante cose ma passeranno ancora troppi anni prima che io possa davvero definirmi completamente serena.
So già quando succederà, ho l’immagine impressa davanti agli occhi ancor prima di poterla vivere.

So che quel giorno esiste.

Vivo per poter arrivare a quel giorno.

Mi guardo negli anni crescere, sbagliare, imparare, andare avanti, lottando sempre a testa alta, circondarmi di persone vere, ma anche accontentarmi di un finto abbraccio solo per avere un po’ di calore.
Ho faticato per arrivare sin qui.

Ho levigato il mio carattere, smussato gli angoli troppo taglienti, ho lavorato ogni giorno su me stessa, cercando di migliorarmi.
Non l’ho mai fatto per nessuno, se non per me.

Ho avuto sempre le idee chiare su certe cose, e tanti ripensamenti e cambiamenti per altre, cambiamenti che mi hanno rimessa in discussione tante volte, che hanno lasciato la mia mente sempre aperta e sempre in continuo movimento.
Lascio indietro tante cose, tante persone.
Chi non mi è più vicino probabilmente non aveva motivo per starci, e sono contenta di queste perdite e di queste costanti.

Poche persone, importanti ed essenziali.

Il 2009 è stato per me scelte sbagliate e cambiamento. Non solo situazioni, ma è scattato qualcosa dentro.

Il mio egoismo forse,
quello che mi mette al di sopra di tutto,
che mi fa pretendere sempre il meglio dagli altri perché credo fermamente di meritarlo.
Quella parte sempre insoddisfatta e capricciosa, con la solita frase che ronza in testa “tu e la tua felicità prima di tutto”, quel lato meschino di me che si ribella e rovescia il mondo per una lacrima versata, perché quelle lacrime non le merito più, io voglio solo sorridere.
Io e la mia libertà sopra ogni cosa.
Quel egoismo che a volte mi fa pure schifo provare, sapendo che fa parte di me.
Egoismo che oggi ringrazio perchè forse mi ha salvata.
Non troppo lontano da questo inizio anno vedo il mio caos, quello che mi ha lasciato sveglia per giorni, che non mi ha dato un attimo di tregua, che mi ha lasciato senza forze, senza respiro.

Ho scelto,
ho sbagliato,
ho capito,
ho provato a rimediare.
La fortuna qualche volta è stata dalla mia parte.
Ha risposto.
Sono felice di quella scelta.
Sono felice di aver fatto un passo indietro per farne 100 avanti.
Sono felice per quel cambiamento, costato un’ulteriore sofferenza, ma ripagata.
Sono felice per come sta andando.
Per questa passeggiata, per la mia mano nella tua.

E se oggi trovo la forza di guardare indietro in questo modo è anche grazie a quella mano che mi tiene vicino a te.

Non ho idea di come sarà quest’anno. Spero solo che quella mano sia al mio fianco.

E come è stato sin dal inizio vorrei solo una cosa… continuare a sognare!

2 commenti:

Sante ha detto...

Questo scritto è cosi' bello che toglie il fiato.

Vanylla ha detto...

Grazie! :)